impianto dentale osso morbido
Quantità e qualità dell’osso
Gli studi hanno dimostrato che il successo dell’osteointegrazione è correlato alla quantità e alla qualità dell’osso
Quantità di osso:
La forma ossea o la quantità ossea si riferisce al grado di perdita ossea o al riassorbimento osseo presente. Maggiore è la quantità di osso presente in un sito implantare, maggiori sono le possibilità di successo dell’impianto (forme A e B) Quando si verifica un’eccessiva perdita ossea (forme D ed E), può essere necessario un innesto osseo per il corretto posizionamento degli impianti dentali. Gli impianti dentali conserveranno il volume osseo nel tempo stimolando positivamente l’osso.
Qualità ossea:
La qualità ossea si riferisce al grado di densità ossea presente.
- Il tipo 1 è un osso denso, che fornisce un ottimo ancoraggio corticale, ma una vascolarizzazione limitata.
- L’osso di tipo 2 è l’osso migliore per l’osteointegrazione degli impianti dentali. Fornisce un buon ancoraggio corticale per la stabilità primaria, ma ha una migliore vascolarizzazione rispetto all’osso di tipo 1.
- I tipi 3 e 4 sono strutture ossee morbide con il minor successo nell’osso di tipo 4.
La qualità ossea può migliorare intorno a un impianto dentale osteointegrato funzionale, grazie alla stimolazione ossea positiva.
Un buon ancoraggio corticale è necessario per il carico funzionale immediato degli impianti dentali. Si è convenuto che questo trattamento dovrebbe essere limitato alle aree di buona qualità ossea.