Impianti Zigomatici estrazione del dente e osso
Migliaia di denti vengono estratti ogni anno, solo negli Stati Uniti, principalmente a causa di carie, gravi malattie parodontali, infezioni o traumi. L’osso mascellare che sostiene i denti, “osso alveolare”, generalmente morbido e vascolare, spesso si scioglie o si riassorbe in seguito alla rimozione del dente. Tale riassorbimento osseo può provocare significativi difetti estetici o funzionali, inclusa la perdita del tessuto gengivale circostante. Oggi, tuttavia, la bioingegneria ha portato a tecniche chirurgiche semplici ma efficaci che possono prevenire totalmente o ridurre notevolmente la perdita ossea e dei tessuti molli che normalmente si verifica dopo l’estrazione
L’estrazione del dente è una delle procedure odontoiatriche più comuni. La guarigione dell’alveolo estrattivo risultante avviene normalmente senza incidenti. Tuttavia, anche con una guarigione completamente normale, c’è spesso un certo riassorbimento o fusione dell’osso circostante. Con conseguente minore altezza e larghezza rispetto a quelle presenti prima dell’estrazione del dente. Inoltre, quando l’osso si riassorbe, anche il tessuto gengivale sovrastante tende a perdere volume e la sua normale forma anatomica. Questi cambiamenti possono verificarsi ovunque nella bocca, ma la perdita più grave di tessuto osseo e gengivale tende a verificarsi in seguito alla rimozione degli incisivi situati nella parte anteriore della bocca.
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